giovedì 25 febbraio 2016

Ti aspettavo per l'ora di pranzo








Il tuo gatto sta dormendo accovacciatosulla mia poltrona,comperata al mercatino dell'usato.

La teiera è ora sul fuoco,e già si sente, qui in cucina, il profumo della torta della zia. 

Ti sei messa proprio stravagante, con quella camicia scura abbottonata sulla schiena,ed è già ora di cena.

Hai aperto il frigorifero di destra,e hai mangiato quel panino,un po' vecchio ed un poco piccolino.

Poi mi sono addormentato sul divanosenza chiedere perdono,per il posto riservato che oramai era occupato.

Qui non c'è più pace,più nemmeno nello studiodove dorme tuo cugino Bruno.

Ha piantato le sue tende in camera nostra,ed in bagno poi si mostra.























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