venerdì 29 aprile 2016

La Coda del Gatto







4.

Sofia,  presa dalle sue attività che svolgeva solitamente di primo mattino: bere latte di soia e farsi bella per un paio di ore, chiusa dentro il bagno; non si accorse che Andrea non era rientrato, quella notte. Lei, è vero, dormiva nella stanza degli ospiti ma, contrariamente al solito, quella notte dormiva, forse, troppo profondamente. La sera era stata al compleanno di un amico del giro di Pasquale. Aveva bevuto un po' troppo e aveva fumato molto. Andrea disse che aveva un urgenza, e doveva assentarsi dalla festa. Non sapeva neppure lui cosa gli stesse prendendo. Una strana sensazione di essere fuori da ogni sorta di etichetta, etica o di comportamento anche meno importante, aveva portato il suo pensiero lontano dal momento. Già prima di arrivare, era stato fuori sino all'ora dal paese, non sapeva bene  perché avrebbe dovuto essere presente a casa dell'amico. La giornata era stata infernale, come sempre. Era stanco e aveva bisogno di fare una doccia calda, che lo avrebbe rilassato non solo nelle membra, ma anche nella mente. Il lavoro intellettuale risultava usurante, e la sera teneva solo presente la sua casa e i suoi molteplici interessi. Spaziava dalla fisica nucleare a corsi fai da te, con la carta di giornale.Sofia. Piccolo borghese un poco sciocca, come poteva entrare nel suo mondo troppo complicato; in cui si doveva pensare.Sofia. Colpa della solitudine di Andrea, che ora si trovava con un'estranea dentro casa. E per colpa sua.





























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