venerdì 25 marzo 2016

L'insostenibile leggerezza dell'essere







Mellifluo, superfluo, banale. Questi sembrano essere i criteri del successo, oggi.Effimero, superfluo, poco essenziale. Queste sono le caratteristiche sine qua non, la gente, più di ieri, sembra, oggi, doversi adeguare per ottenere riscontro e farsi spazio in questa giungla che è la società del Terzo Millennio.Si assiste ad una progressiva involuzione e svalutazione della cultura. Le masse seguono, accondiscendenti, i dettami di un vero  e proprio regime intellettuale che, agli occhi di quei pochi 'diversi', ancora convinti che questo non può rappresentare una seria crescita, costringe all'assuefazione, all'adeguamento  a modelli pensati e violentemente inculcati nelle abitudini; nei comportamenti; nelle relazioni. Si assiste, sempre meno di frequente, a stili di vita autonomi e criticamente accettati come propri. Nelle società contemporanee vige, rigor mortis, una sorta di rifiuto e abbandono delle individualità, peculiarità, originalità di pensiero e di analisi del reale.Le popolazioni, anche quelle che dovrebbero essere più attente e recettive al cambiamento di contenuti ed assunti proposti, sono vera e propria manipolazione psicologica, e seguono il passo dei paesi più civilizzati e sviluppati. Il risultato inevitabile di questa rinuncia a pensare autonomamente è sotto gli occhi di tutti. L'odore di piattume stantio pervade le menti di intellettuali, politici, mestieranti di ogni sorta e grado.Unica possibilità, è premunirsi di un notevole conto in banca da potersi permettere di dire quello che si pensa davvero; ammesso che anche in questo modo si riesca a essere svincolati da ciò che vuole il potere; a quello che, oggi, è il livello medio delle discussioni e dei contenuti che si devono esporre, e in cui credere. Patologie quali: isteria, nevrosi, ossessioni, e quant'altro snaturi la salute psichica della gente; è ben visto e auspicato; non fosse altro che il bisogno di sentire l'altro più simile a sé. Al bando vi sono: originalità, singole identità, autonomia.Detto questo ... buona fortuna.





























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