Roberta
Migliaccio
Ballata
di un uomo stanco
Un soldo in
più ma che sia poco
E poi mi dici:
'Non è che vali poco'.
E' solo consolante che non sono niente.
La tua scarpa è già slacciata;
e nella mente non rimane il vuoto.
Questa notte sta passando come un treno,
sopra il quale non c'è ancora tanta gente.
A tuo dire sono bravo,
a non raccontarti niente.
Tu invece parli sola,
e divertente.
Per un poco so ascoltare,
ma alla fine è assai più sano,
valere poco;
anzi non contare niente.
Conti,
tasse e mandarini
Son
seduto sulla sedia,
ad
ascoltare la tragedia,
di
quel tale arrugginito,
che
mi punta sempre il dito.
Sono
stanco,
e
già si vede,
non
ho più neanche un bel sedere,
neanche
un posto ancora sano,
dove
star col deretano.
E
pensar che l'altro ieri,
eri
a spasso giù nel parco,
e
vicina a me soltanto.
Ora
sei così distante,
che
mi metto le mutande.
Poi
mi infilo su il lenzuolo...
Buona
notte e sogni d'oro.
Ho
l'età che non funziona.
Sono
vecchio e malandato,
Manca
forse il fidanzato.
Con
le donne ho fallito,
ed
un sol uomo mi ha tradito.
Non
ti offender,
cara
mia,
pace
e bene.
Così
sia.
Epilogo
Alla fine della storia,
ho perduto anche la vita;
son rimasto sulle scale,
di Piazza Reale.
Non che non fosse previsto,
perder tutto in un sol colpo.
Ma io avrei troppe pretese,
se chiedessi anche le spese;
del sontuoso funerale,
organizzato dall'Ufficio Comunale.
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